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messaggi subliminali
23 maggio 2016

Messaggi subliminali: perché oggi non funzionano

Written by Davide Rossi
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Messaggi subliminali: immagini e/o suoni di poche frazioni di secondo, non percepiti coscientemente dagli spettatori, ma registrati a livello subconscio.

I militari li usavano per farci arruolare, i pubblicitari per acquistare le loro merci, i politici per denigrare gli avversari, farci votare per loro e credere ai loro ideali, i gommisti per farci cambiare le gomme il 15 Maggio, i gatti per farci odiare i cani, i cani per farsi portare al parco e così via fino ai vaccini per il controllo mentale.

C’è qualcosa di vero dietro a tutta questa confusione?

La scarsa comprensione delle cose porta a un degrado delle opinioni che credo non abbia limiti.

Vorrei provare ad andare oltre il rifiuto a priori dei messaggi subliminali, cerchiamo di capirli meglio assieme.

Come funzionano i messaggi subliminali

Non facciamo in tempo a decodificare i messaggi subliminali perché sono troppo rapidi per la nostra mente, ma c’è una parte di noi che è capace di registrarli e interpretarli: la componente affettiva del nostro cervello.

Questo non vuol dire che siamo in balia dei messaggi subliminali: li interpretiamo sempre e se qualcosa non ci piace a livello inconscio, continuerà a non piacerci.

Altra cosa: i messaggi subliminali non riescono a farsi ricordare con una sola esposizione, devono essere ripetuti come ogni altro messaggio, che sia una pubblicità, un discorso o altro.

Messaggi subliminali e Principio di Familiarità

Ripetendo un messaggio attiviamo il Principio di Familiarità: la tendenza a preferire ciò che vediamo/sentiamo più spesso.

Gli esperimenti di Robert Zajonc, lo psicologo americano che ha intuito l’esistenza del principio di familiarità, hanno riscontrato che: ripetendo un messaggio subliminale un numero ragionevole di volte, le preferenze verso il contenuto di quel messaggio aumentano.

Lo stesso messaggio ripetuto più lentamente e reso comprensibile alla parte conscia del cervello, viene apprezzato molto meno.

Se solitamente le cose che vediamo devono fare i conti con la parte cosciente del nostro cervello, nel caso dei messaggi subliminali questo ostacolo viene oltrepassato, arrivando a una immediata valutazione inconscia. Questo spiegherebbe, secondo Zajonc, la maggiore efficacia dell’esposizione multipla mediante messaggi subliminali rispetto all’esposizione pienamente consapevole.

Perché non conviene usare i messaggi subliminali

I messaggi subliminali usati negli esperimenti di Zajonc duravano 4 millesimi di secondo.

Le persone coinvolte vedevano qualcosa passare davanti ai loro occhi, ma non riuscivano a distinguerlo. Però si rendevano conto del passaggio di qualcosa.

Sapete cosa vorrebbe dire applicarli a uno spot di oggi? Che sulle migliaia di persone esposte, sarà sufficiente che una sola vada a cercare il fotogramma sospetto per individuare il messaggio subliminale e svelare il tentativo di condizionamento occulto.

Possiamo farlo tutti con uno smartphone, non serve chissà quale tecnologia. Sarà pure facile condividere la nostra scoperta.

Immaginate cosa può voler dire per un’azienda o un brand essere associati alla manipolazione, immorale e senza scrupoli.

Comprereste mai qualcosa da chi ha provato a fregarvi?

Basta una volta per buttare a mare tutta la fiducia costruita con il duro lavoro di una vita.

Sinceramente non credo che il rischio valga la candela.

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Davide Rossi

Mi occupo di scrittura sul web per riviste e blog aziendali, racconto le loro storie, gestisco le loro pagine sui social network, realizzo inserzioni e lavoro sul mio blog: docdeiv.com. Docdeiv.com raccoglie le mie esperienze a NetPropaganda in una narrazione che incrocia marketing, social media e comunicazione politica.

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